"Non daremo più il nostro voto, bloccando di fatto il funzionamento " dell'Unione europea e "chiederemo il dimissionamento dei commissari" se nell'Ue continueranno a parlare i portavoce anziché il presidente della Commissione. Lo ha detto il presiedente del Consiglio Silvio Berlusconi, arrivando a Danzica, a proposito della richiesta di chiarimenti di Bruxelles all'Italia in tema di immigrazione. "Sono sorpreso, davvero sorpreso, perché sono giorni che stiamo dicendo la Commissione non sta criticando nessuno stato Ue" sulla gestione dell'immigrazione. Così Dennis Abbott, uno dei portavoce della Commissione Ue, ha risposto a chi gli ha riferito della presa di posizione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi contro i portavoce della Commissione Ue. "Se mi viene rivolta una domanda io rispondo sulla base di chiare istruzioni che ricevo dall'ufficio del vicepresidente della Commissione Ue Jacques Barrot", ha osservato Abbott, sottolineando che proprio nel briefing con la stampa di oggi ha sottolineato come la richiesta di informazioni, in questo caso a Italia e Malta, sia una procedura normale. "La commissione Ue non sta in nessun modo criticando l'Italia", ma anzi cerca di sostenere l'Italia e tutti gli stati Ue sottoposti alle pressioni migratorie, ha sottolineato Abbott."Se chiediamo informazioni questo non rappresenta una critica". E' quanto ha sottolineando il portavoce della Commissione Ue Johannes Laitenberger a chi gli riferiva la presa di posizione del premier Silvio Berlusconi contro i portavoce dell' esecutivo europeo. "Non ho visto questi commenti, ma quello che dico è che sull'argomento dell'immigrazione così come su altri temi lavoriamo con l'Italia in modo obiettivo e corretto", ha osservato Laitengerber.Nello staff del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, impegnato nelle cerimonie per i settant'anni dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale a Danzica, si esprime "soddisfazione" per le dichiarazioni rese da Laitenberger, che ha "precisato di non aver mai criticato l'Italia". Per questo, si sottolinea nello staff del premier, "qualsiasi altra interpretazione è da considerarsi frutto di strumentalizzazioni politiche a fini interni"."Berlusconi deve rassegnarsi, non può controllare la Commissione europea che non funziona secondo le sue personali regole". Lo dice Sandro Gozi, capogruppo del Pd nella commissione Politiche della Ue di Montecitorio, il quale si dice "sconcertato dall'arroganza del presidente del Consiglio italiano nei confronti delle istituzioni europee alle quali vorrebbe imporre un bavaglio, secondo una modalità che in Italia conosciamo bene".
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IL verde leghista è l'inizio per far entrare l'Italia nell'Unione Africana. Presto Usciremo dall'Unione Europea perchè i nostri rappresentanti sono gli unici a ritenere idoneo un ingresso dell'Italia nell'Unione Africana ed iniziamo dalle strade e dall'Unione dei colori: il verde della lega ed il verde di gheddafi. Auguri
RispondiEliminaQuasi quasi domani comincio a studiare il Corano.
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