giovedì 27 agosto 2009

Marijuana non più illegale in Argentina


La marijuana per uso personale non è più illegale in Argentina. Lo ha deciso la Corte Suprema, con una scelta che punta a combattere il traffico di droga controllato dalla criminalità organizzata in modo opposto rispetto ai soliti - e vani - inasprimenti delle sanzioni.
La Corte ha stabilito che è incostituzionale perseguire chi faccia un uso privato di marijuana.
Già la Colombia e il Messico hanno fatto scelte del genere, mentre Brasile ed Ecuador stanno valutando l'adozione di provvedimenti analoghi.
Molto "liberal" la motivazione della sentenza: "Ogni adulto è libero di decidere per la sua vita senza l'intervento dello Stato. Lo Stato non può stabilire cosa è morale e cosa non lo è".
La Chiesa e le associazioni dei familiari protestano
La vecchia impostazione che punta su divieti rivelatisi inutili è sostenuta dalle proteste della Chiesa e delle associazioni delle famiglie dei tossicodipendenti, preoccupate che la nuova legge farà aumentare il consumo di droghe, anzichè limitarlo, sulla base di uno studio che ha rivelato come in Argentina l'uso di stupefacenti fra la popolazione dai 12 ai 64 anni sia aumentato al 6 per cento nel 2006 da appena l'1,9 per cento di due anni prima.
Negli Usa nel maggio scorso la California di Arnold Schwarzenegger aveva dichiarato di star valutando la possibilità di legalizzare la marijuana e tassarne la coltivazione, il commercio e l'uso, provando così a rimpinguare le casse in sofferenza dell'amministrazione.
In Italia - inutile dirlo di questi tempi - il dibattito che dieci anni fa sembrava sul punto di decollare - è stato soffocato nella culla. Meglio tacere e subire i traffici illegali, che alimentano mafie e camorre varie.

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