Questa citazione è tratta (pag.231) dal libro Vaticano s.p.a. di Gianluigi Nuzzi , edito da ChiareLettere. Il brano, nello specifico, riporta un'informativa riservata del comando generale della Gdf, che però viene considerata, qualche riga più in basso, poco veritiera (cioè, la fonte è confermata, ma non è confermato quanto descrive).
Ma "il Pierluigi Bersani", oggi candidato alla segreteria del PD, è così lontano dal "Grande Centro"? Sulla sua persona sono pronto a mettere la mano sul fuoco, come sulle sue capacità politiche. Ma temo che il progetto bersaniano, all'insegna di un PD che torna a fare la sinistra e lascia all'UDC o a chi per lei il compito di fare il centro, il tutto condito da un sistema proporzionale alla tedesca, finisca proprio per essere il miglior viatico per arrivare a quel "POLO" di cui si parla nell'informativa.
Stante il quadro politico attuale, solo de-berlusconizzato per decorrenza dei termini - diciamo - niente ostacolerebbe Casini dal rendere sistemica la sua politica dei due forni, che lo porta a stare un po' col centrodestra, un po' col centrosinistra. Al momento, visto che alle politiche scorse ha retto il bipolarismo, questo avviene solo a livello locale. Ma col proporzionale potrebbe estendersi anche al nazionale, con il centro a fare da ago della bilancia per la definizione dei governi, qualunque sia l'esito delle elezioni, e pronto ad allearsi con le forze disponibili, per stare sempre e comunque nella maggioranza. Inutile ricordare come un tale potere possa portare molti, molti consensi dalle parti di Casini. Se non è il Grande Centro, poco ci manca, insomma.
di Claudio Alberti
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